Marcia indietro del noto gestore di un noto ristorante a Locarno: scompare, e viene sostituito con proposta espressa in termini ordinari e financo anodini, il “menù” più stupido che sessista (ma stupido in ragione dell’essere offensivo verso le donne) che era stato annunciato per la vigilia dell’8 marzo. Trasmesse via “Facebook” anche le scuse, improvvise ed improvvide giacché di analogo intervento negli anni precedenti (laddove le formulazioni erano analoghe) non si ha traccia. In ogni caso, a bersaglio la denuncia pubblica data dal “Giornale del Ticino” ed alla quale aveva fatto séguito una mezza sollevazione popolare. E pazienza se ci siamo giocati un potenziale inserzionista: a noi simili compagni di viaggio non servono e non interessano.