Due in più, oggi in Ticino, sui circa 100 ipotizzati (54 quelli confermati all’alba) sul territorio elvetico. Settimo caso di contagio da “Coronavirus”, il primo tuttavia in un contesto scolastico, è quello di cui danno oggi notizia fonti del Dipartimento cantonale sanità-socialità: colpito, e qui il diritto di cronaca interviene sulla lacuna informativa dell’autorità politica cantonale, un allievo della “Arti e mestieri” in Bellinzona, come da esito di analisi svolte ieri. Su immediata applicazione del protocollo, avviata la verifica circa i contatti avuti dal ragazzo, “in primis” per quanto riguarda i compagni di classe ed alcuni docenti: a tutti l’imposizione del periodo di quarantena domiciliare, nella formulazione stabilita ossia per due settimane, mentre possono operare regolarmente nel solco delle attività didattiche sia gli altri allievi sia i docenti che con lo studente non hanno avuto rapporti o che non li hanno avuti in termini stretti. Nessun provvedimento supplementare, al momento, risulta essere a mente delle autorità sanitarie. Ragionare, non farsi prendere dall’emotività, e tuttavia agire con spirito proattivo e preventivo, facendo tesoro dell’esperienza e ricordandosi che, qui come in vari altri campi benché i Soloni amino inculcare una tesi diversa, la forza ha da essere preponderante anziché proporzionale: sono consigli da vita quotidiana, ed esse diventano dunque regole nella battaglia contro il “Coronavirus”, il che si traduce in duplice aspetto ovvero nell’arginamento del fenomeno e nella gestione dell’impatto che tale epidemia ha sull’opinione pubblica; non sempre facile anche per gli operatori sul fronte, quindi, il poter effettuare riscontri sulla veridicità delle voci e, soprattutto, sul riscontro di casi di positività. Consta, in particolare, che a nessun esito abbia condotto ieri il provvisorio isolamento di un istituto per anziani (la “Casa san Donato”) in Centovalli frazione Intragna, e che nello stesso tempo sia stata esclusa la presenza del Covid-19 in un’altra realtà scolastica nel Mendrisiotto; vero è invece il caso di contagio, da classificarsi come episodio numero otto, che riguarda un addetto in frontiera a Chiasso-strada, ignoto il sesso, in linea generale una figura alle dipendenze dell’Amministrazione federale delle dogane e non impegnata sul “front-office”. Maggiori particolari dovrebbero giungere, nel corso del pomeriggio, in conferenza-stampa a Palazzo delle Orsoline in Bellinzona.