Home CRONACA Fornitori “sbadati”, controllori… idem. Errori nel materiale per le elezioni

Fornitori “sbadati”, controllori… idem. Errori nel materiale per le elezioni

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C’era una volta il “Visto si stampi”; c’era una volta il controllo (manuale e visivo) di qualità, quando i fogli ancora freschi di inchiostro venivano sottratti alla rotativa o alla “piano” e sottoposti al vaglio con tanto di lente di ingrandimento; c’era una volta il riscontro sulle sequenze (pagina due segue pagina uno, pagina tre segue pagina due); c’erano infine, una volta, le verifiche sul testo, sull’impaginato, sullo stampato e sul confezionato, con ripetuto utilizzo di quel crivello mentale che si chiama “attenzione”. Una volta, per l’appunto; ma pare ormai che l’errore si insinui anche in ciò che sbagliare non si può, non trattandosi di opera dell’ingegno ma di mera trascrizione da riprodursi in copia conforme, senza né modifiche né aggiunte.

Nei tempi in cui è diventato messaggio quotidiano il richiamo di prodotti da parte dei vertici di importanti catene dell’alimentare e del non-alimentare, qualcosa di sorprendente si apprende oggi – ossia ad 11 giorni dalla “deadline” per le Federali – in prova documentale dalla scoperta di cui danno notizia fonti della Cancelleria dello Stato: in un centinaio di blocchetti distribuiti agli aventi diritto al voto figurano infatti “errori”. Errori di vario genere: in alcuni non sono presenti tutte le liste, in altri si ritrova duplicata o fors’anche triplicata una singola lista. “Numero minimo di blocchetti”, tengono a minimizzare da Palazzo delle Orsoline in Bellinzona: un centinaio di casi, viene sottolineato, “sul totale di quasi 300’000 stampati”. Dal che non viene mutata d’una virgola la gravità della cosa, ed in nulla è rimossa la responsabilità del controllore e del fornitore; anzi, dei due fornitori, perché ad entrambi viene addebitato l’“errore di produzione”, e quindi si potrebbe pensare che uno abbia sovrabbondato laddove l’altro è risultato deficitario.

Ad ogni modo: a) consiglio unico, verificare il materiale elettorale ricevuto; b) in caso di avvenuto riscontro di anomalie, recarsi alla Cancelleria del Comune di domicilio, consegnare i blocchetti difettosi, farsi dare esemplari completi. E c), per buona misura, all’indirizzo dell’autorità amministrativa: scoprire chi non abbia vigilato opportunamente, e pretendere un cospicuo risarcimento dai fornitori.