Si definisce “influencer” e modello, si scrive “idiota”. Idiota, vandalo ed ora sotto denuncia penale il 28enne germanico Janis Danner che nel fine-settimana, come riferito dai colleghi della “Prealpina” di Varese, per atto di stupidità nella produzione di un “selfie” e di un video con il cellulare ha distrutto una scultura situata nel parco di “Villa Alceo”, noto “resort” di Viggiù (Varese) a distanza di quattro chilometri dal confine con il Ticino; danno culturalmente irreparabile, trattandosi di opera originale di Enrico Butti, artista vissuto fra il 1847 ed il 1932 e che firmò tra l’altro il “Monumento al guerriero di Legnano”; quanto al valore del manufatto, conosciuto con il titolo “Domina” e che era un po’ il simbolo della villa, sommariamente si potrebbe parlare di almeno un paio di centinaia di migliaia di franchi, apparendo in ogni caso assai problematico un intervento di restauro. L’“influencer” aveva prenotato il complesso residenziale per sé e per un’altra quindicina di persone, tutte di età fra i 25 ed i 30 anni; contravvenendo alle disposizioni di sicurezza e violando i confini segnati a protezione delle opere disseminate nel “giardino d’arte” della villa, lunedì alcuni membri del gruppo sono entrati nella zona della fontana per fotografarsi abbracciati alla statua, la cui stabilità è stata compromessa al punto che l’opera si è staccata ed è precipitata al suolo, rompendosi in numerosi frammenti.
Le responsabilità nella distruzione dell’opera sono state confermate dalle immagini delle videocamere di sorveglianza del complesso alberghiero (qui un frammento del video). Una cosa è certa: da oggi la notorietà di Janis Danner non sarà più legata al milione e mezzo di persone che lo seguono su “Instagram”.