L’avrete notato: forse mai come in questo periodo si sono ribaltati senso, valore e percezione di un concetto o un pensiero corrente. Da qui una nuova rubrica temporanea per… accompagnarci durante il residuo periodo di quarantena da “Coronavirus”, vero e proprio spartiacque nei comportamenti (se non di tutti, almeno della maggior parte di noi). Oh, da prendersi alla leggera, puntata quotidiana dopo puntata quotidiana. Un semplice confronto, via, tra ieri ed oggi.
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Anno 2019 – Commenti annoiati fra lettrici da spiaggia: “Sì, gli avranno anche dato il “Nobel” per la letteratura; ma no, mai letto ‘sto Gabriel García Márquez, prova a pensare ad un titolo come “L’amore ai tempi del colera”, deve essere una noia incredibile”.
Anno 2020 – Nei “post” e nelle conversazioni su “Facebook”, grande sfoggio dell’espressione “Ai tempi del Coronavirus” (post scriptum: nel libro di Gabriel Gabriel José de la Concordia García Márquez, il colera è un mero pretesto letterario senza effettivo peso nella trama).