Home SPORT Hockey Nl / Lugano, incantesimo spezzato. Ambrì, sortilegio da “harakiri”

Hockey Nl / Lugano, incantesimo spezzato. Ambrì, sortilegio da “harakiri”

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Si torna al chiaroscuro, che è già qualcosa rispetto al buio da doppia sconfitta, sul fronte ticinese dell’hockey di National league: allo zero di ieri subentrano stasera una vittoria vagamente consolatoria in casa Lugano e, per contro, l’ottava sconfitta di fila dell’AmbrìPiotta che caragrazia mise in cascina punti ad inizio stagione, e fermiamoci qui per carità di patria. Biancoblù ancora davanti ai gialloneri in classifica, 9-12 contro 7-12 il ruolino di marcia ma distanza ridotta ormai a tre lunghezze in una sfida che al momento verte sull’11.o posto; alle spalle figurano soltanto Losanna ed Ajoie, capirete bene quale sia il clima; da sé il ServetteGinevra capolista ha raccolto più punti di AmbrìPiotta e Lugano messi insieme.

Lugano-BielBienne 5-3 – Magruzza magruzza la vittoria, ma dall’altra parte c’era una fra le formazioni in miglior stato di forma e poi non s’ha tanto da sottilizzare quando tre punti vengono cercati con buona determinazione. 29 secondi quelli decisivi, fra il 37.25 ed il 37.54, in goal Marco Müller per il 4-2 e Troy Josephs per il 5-2. In precedenza, “power-play” convertito da Alexander Yakovenko (5.20) per lo 0-1, replica di Luca Fazzini (12.54) e di Mark Arcobello (16.22, a cinque-contro-quattro), pareggio di Damien Brunner (22.40) e nuovo scatto grazie a Kris Bennett (25.17); da semplice ritocco al punteggio, ad un secondo dall’ultima sirena, la terza rete degli ospiti con Viktor Lööv. Due assist per Brett Connolly, ancora a tabellino – stavolta come uomo-assist – il comasco Giovanni Morini.

RapperswilJona Lakers-AmbrìPiotta 4-0 – 40 tiri, 20 dei quali nel solo ultimo periodo, non producono un goal che sia uno a favore dell’Ambrì che sul ghiaccio di Rapperswil-Jona cade di nuovo e porta altra acqua alla sensazione di una crisi mentale in alcuni elementi forse convintisi troppo presto di aver vita facile in questo campionato. Vero: due delle quattro reti al passivo sono stavolta maturate nel minuto finale, 12 secondi tra l’una e l’altra, a porta spalancata per avvenuto richiamo di Janne Juvonen in panca, in goal Emil Djuse (59.02) e Roman Cervenka (59.14); ma non si può dare che, in un mare di situazioni favorevoli tra secondo e terzo tempo compresa una superiorità da cinque minuti in coincidenza con la penalità di partita inflitta a Sandro Zangger (53.12), i Lakers siano riusciti a difendersi senza danno alcuno, Robin Meyer invalicabile, linee difensive a contenimento. La sconfitta si era materializzata al 5.39, vantaggio sangallese per mano di Tyler Moy, con rafforzamento al 18.12 sul raddoppio siglato da Jeremy Wick. Da quand’è al timone dell’AmbrìPiotta, Luca Cereda allenatore non aveva mai infilato una serie negativa di tale dimensione; durante la pausa, ed è un consiglio spassionato, sarà il caso che egli lasci gli abiti del vicario per indossare quelli del vescovo.

I risultati – Ajoie-Davos 3-5 (ieri); Berna-Zsc Lions 4-3 (oggi); ServetteGinevra-Losanna 4-3 (oggi, ai rigori); RapperswilJona Lakers-AmbrìPiotta 4-0 (oggi); Lugano-BielBienne 5-3 (oggi); Zugo-Kloten 5-4 (oggi).

La classifica – ServetteGinevra 46 punti; BielBienne 40; RapperswilJona Lakers 36; Zsc Lions 32; Zugo, Berna, Davos 31; FriborgoGottéron 27; Kloten 25; Scl Tigers, AmbrìPiotta 24; Lugano 21; Losanna 20; Ajoie 17 (AmbrìPiotta, Ajoie 21 partite disputate; ServetteGinevra, RapperswilJona Lakers, Berna, Davos, Scl Tigers 20; Zugo, Kloten, Lugano, Losanna 19; BielBienne 18; Zsc Lions, FriborgoGottéron 17).