Home CRONACA A2 al San Gottardo, un sabato di Pentecoste che sembra il Calvario

A2 al San Gottardo, un sabato di Pentecoste che sembra il Calvario

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 13.21) Se non ai bollettini meteo, ché vi sono persone inclini a viaggiare verso sud quali che siano le previsioni del tempo (e per carità, chi siamo noi per giudicare?), almeno a quel che raccontano i sensori del “Touring club svizzero” sarebbe stato da prestarsi attenzione, la notte scorsa e stamane, prima di infilarsi nel budello della A2 direzione San Gottardo in provenienza dalle lande di Uri, di Lucerna e più in generale dal mondo confederato di lingua non italiana: con il trascorrere dei minuti gli incolonnamenti si sono fatti più intensi e più consistenti, dalla distanza di sicurezza si è passati al paraurti anteriore di Tizio che si incollava al paraurti posteriore di Caio, e così via con Sempronio e Sempronio con Filano e Filano con Calpurnio e Calpurnio con Melvio, per stare all’elenco ispirato dal giurista Irnerio; al picco, chilometri 22 (ventiduemila metri) cioè testa a Göschenen-Casinotta e coda sull’uscita per Erstfeld. I tempi di transito si situano attorno alle tre ore e mezzo; c’è insomma chi ha saltato il pranzo o salterà la merenda, se non la cena.

Tutto il resto è noto e tutto il resto è noia: chiusi in entrata verso il Ticino gli svincoli, sostanzialmente inutile il riversamento sulla Cantonale e su altri scampoli di viabilità ordinaria sia per limitazioni locali imposte sia perché il Passo del San Gottardo è tuttora chiuso al traffico e così resterà sino a fine mese; alternativa, chi possa ancora pensarci, via San Bernardino sulla A13 che pure non ha capacità soverchia e dunque non può agire come valvola di sfogo per tutti. Di transenna, qualche ripercussione anche su suolo ticinese, ma con prevalenza nell’area di confine cioè da Balerna al valico di Chiasso-Brogeda sulla A2, da Balerna rotatoria al valico di Chiasso-strada e nel tratto di accesso a Stabio dalla “bretella” di Mendrisio verso il valico del Gaggiolo.