Alle prime, come constata il collega Gino Driussi da cui si attinge la delazione sull’etichetta riscontrata in un comune punto-vendita di casa “Migros”, uno si sofferma su quel “lattuga cappucia” cui manca una “c” per “cappuccia” (versione uno) e che difetta anche nel genere per quanti siano più avvezzi (versione due) alla definizione “lattuga cappuccio”; gli è che, in qualche testo con forme magari desuete ma non per questo improprie, proprio di “lattuga cappucia” si parla, e dunque si può anche passar sopra. Assai meno accettabile, ed anzi proprio per nulla, è invece la riduzione della Svizzera a “Svizera”, per di più da un fornitore elvetico e che sta nell’argoviese Oftringen, o in eventuale rietichettatura da un trasportatore che sta nella lucernese Pfaffnau sul confine con il Canton Argovia. Ma poi: come sarebbe ‘sta storia della “Migros Ticino” trasferita d’ufficio da Sant’Antonino a… San Antonio, opzioni possibili l’ex-Comune morobbiese o località varie vogliasi in territorio di Mendrisio vogliasi in territorio di Locarno? E possibile che nessuno s’accorga?