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A 180 orari su strada, e si filma alla guida: 24enne in guai grossi

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Non hai la licenza di guida; nel senso che tempo addietro l’avevi anche ottenuta, ma tale documento ti è stato tolto a causa di “ripetute e gravi infrazioni”. Tuttavia, il piede pesante è materia tua e, in provvisoria indisponibilità di una pista su cui scaricare i cavalli dell’auto, e per la verità anche di una vettura adeguata a miracol mostrare, hai pensato di risolvere il doppio problema con un doppio “escamotage”; e quindi, niente pista ma qualche nastro di strade urbane ed extraurbane, e quanto alle quattro ruote è pur sempre sufficiente il trovarsi al fianco una fidanzata bella e ricca e che impazzisca per te quando stai al volante (di quel che forma il resto delle circostanze non si sa né si vuole sapere) ed alla quale tu possa ricordare ogni volta le prodezze compiute, pubblicando sui “social” i filmati delle scorribande in Ticino ed in altri Cantoni. Minimo rischio da corrersi: che un terzo possa interessarsi alle tue imprese, e che non le condivida entusiasticamente né sulla sua pagina “Facebook” o quel che sia, e che anzi proprio non condivida l’idea secondo cui emozione è solo se viaggi a 180 chilometri orari e più in tratto con limite ad 80. Ci si creda oppure no, a non condividere sono per esempio quei cattivoni della Polcantonale, che l’altr’ieri a Bellinzona hanno fermato un 24enne indicato sommariamente quale cittadino svizzero domiciliato nel Bellinzonese, e che invece ci piacerebbe alquanto l’incontrare, giusto per capire quali residui neuroni atrofizzati alberghino tra orecchio ed orecchio.

Proprio alle brevissime: primo, il giovanetto era seduto al posto di guida di una vettura sportiva a cavalli tanti e tanterrimi, proprietaria l’amica; secondo, sul giovanetto erano da tempo puntati non due ma quattro occhi, nel senso che alla Polcantonale avevano raccolto ed approfondito il senso di una comunicazione in linea di massima riconducibile alla categoria del “C’è in giro uno che ne combina peggio di Ernakh figlio di Attila quando andò in guerra da successore di Dernizich”; terzo, il giovanetto potrà prendersela con sé medesimo e basta, perché a parte la sbruffonaggine di principio negli atteggiamenti parlano per lui i profili “social”. Ecco, immaginatevi uno che telefoni in ufficio dandosi malato e che due ore più tardi pubblichi la foto di sé stesso mentre sta praticando il “bungee jumping” in Verzasca, dimenticandosi di inserire le superrestrizioni del superprivato per quanto riguarda i gruppi di persone che a queste immagini possono accedere; magari gli va di lusso, e magari ed invece la sgamatura gli piomberà addosso come il meteorite che statisticamente non può colpire alcuno ma ben sa su quale bersaglio cadere. Il tizio, in realtà, faceva di meglio: si riprendeva durante le scorribande, altro che prove tecniche di trasmissione, da centro abitato a centro abitato in “tot” tempo, primato infranto e promessa di scendere prossimamente sotto la barriera degli “ics”. Molto in stile “Fast & furious”, toh.

Accontentato: “fast” il vetturale, “furious” (nei termini del regolamento) l’agente della Polcantonale che, al momento del fermo, si è trovato a contestare una sfilza – chilometrica, è il caso di dire – di contestazioni. Circa la folle e sopra menzionata esperienza ad oltre 180 chilometri su 80, incolumità propria ed altrui esposta a grave pericolo; di contorno altri episodi su strade sia del Ticino sia di altri Cantoni; ergo, denuncia per guida senza autorizzazione e per grave infrazione alla Legge federale sulla circolazione stradale. Non molto meglio è andata alla compagna del guidatore: denuncia per concessa guida, denuncia per stato difettoso del veicolo. Il quale è stato nel frattempo sottoposto a sequestro, per motivo di sospetto su idoneità alla circolazione ed alla potenza effettiva. Ma è il meno, questo…

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