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Calcio Dna / Lugano, non è (ancora) tempo di fare l’ammazzagrandi

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Verrà un giorno in cui la nuova dirigenza del Football club Lugano, stufa di fare figuracce davanti al pubblico del “Soldier field” di Chicago con i Chicago Fire della Major league soccer negli States, punterà alle stelle e darà ai bianconeri quanto serve per andare all’assalto delle migliori; verrà, e saremo tutti felici, ma un’altra volta. Per ora un filo di differenza continua ad esistere, anche nella fortuna, fa il Lugano e – poniamo – un qualunque Basilea capoclassifica nel calcio di Divisione nazionale A; e, difatti, il Lugano è caduto oggi sul campo della capofila, non molto di cui discutere nello 0-2 confezionato da Fabian Frei (10.o) e da Arthur Cabral (32.o), molto da dirsi invece sull’effettiva energia mostrata dagli ospiti che chiuderanno con sette valide occasioni contro nove e con un totale di 23 conclusioni, Jonathan Sabbatini e Mattia Bottani tra i più attivi. Sul campo, pardon, sul tavolo rimarranno alcuni punti fermi: il palo colpito da Jonathan Sabbatini al 30.o, poco prima cioè che nell’aria maturasse il secondo goal dei renani; il rigore sbagliato dai basilesi al 55.o con Pajtim Kasami; la traversa centrata da Christopher Lungoyi al 79.o, quando c’era ancora tempo per puntare al riaggancio. Nessun beneficio dai cinque minuti concessi per il recupero.

I risultati – Youngboys-Losanna 3-2 (ieri); Grasshoppers Zurigo-Zurigo 3-3 (ieri); Lucerna-San Gallo 2-0 (oggi); Basilea-Lugano 2-0 (oggi); Servette-Sion 1-2 (oggi).

La classifica – Basilea 25 punti; Youngboys, Zurigo 21; Grasshoppers Zurigo, Lugano 14; Servette, Sion 12; Lucerna, San Gallo 9; Losanna 7 (Youngboys, Lugano una partita in meno).