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Portale clonato, “BancaStato” (e clienti) sotto tempesta da “phishing”

Acquisizione illecita di dati, danneggiamento di dati, abuso di un impianto per l’elaborazione di dati, sottragione di dati personali, accesso indebito ad un sistema per l’elaborazione di dati, e riciclaggio di denaro. C’è un po’ di tutto, nel fascicolo aperto dalla procuratrice pubblica Veronica Lipari, con riferimento ad un numero non irrilevante di truffe informatiche portate a termine da ignoti ai danni della “BancaStato” e della sua clientela utente di servizi della tipologia “e-banking”. Elementare per concezione, ma sofisticato per modalità di esecuzione, il metodo di “phishing”: clonato il portale InterNet, attivato il reindirizzamento verso “server” presumibilmente operativi dall’estero, utilizzati vari strumenti (le pagine dei “network” sociali ed i motori di ricerca) per richiamare l’attenzione su determinati servizi con opportunità dichiarate come imperdibili, ed ecco servito l’imbroglio in cui, a quanto consta, sono caduti vari clienti dell’istituto.

Un avviso c’era stato – Varie le denunzie giunte al ministero pubblico, che per parte sua ha disposto sin da sùbito “i necessari accertamenti, anche tecnico-informatici” ed ha emesso “più richieste di assistenza internazionale in materia penale”; stretto il riserbo sugli elementi circostanziali, anche se proprio dai vertici della “BancaStato”, e già in data di venerdì 6 ottobre, era stato lanciato un avvertimento circa “tentativi di frode informatica” che “nelle ultime settimane” si erano moltiplicati, e “ciò potrebbe dunque valere anche per il (nostro) sito istituzionale” e per l’“e-banking” denominato “InLinea”. Oggi nuova presa di posizione, così sintetizzabile: capo primo, “Un esiguo numero di clienti (…) è stato vittima di una serie di frodi informatiche (…) andate purtroppo a segno”; punto secondo, “I sistemi della “BancaStato” non sono stati violati e sono perfettamente integri”; a seguire, i malintenzionati sono riusciti a “carpire le informazioni di accesso di alcuni clienti che, passando dai motori di ricerca e credendo di trovarsi sul sito istituzionale di “InLinea”, hanno digitato le loro credenziali e autorizzato l’accesso”; morale, “gli autori delle frodi – di cui è stata ovviamente informata l’autorità di vigilanza Finma, ndr – hanno così potuto accedere alle specifiche utenze, istruendo in seguito bonifici bancari”.

Soldi volati via – Stando ad una valutazione fornita da fonti della Rsi, l’ammontare complessivo della truffa si situa a varie milionate di franchi. Per parte loro, i vertici della “BancaStato” riferiscono di avere “immediatamente applicato i protocolli di intervento previsti” e di aver schierato in prima linea gli esperti informatici che “hanno lavorato intensamente al fianco degli specialisti di “Assl/Avaloq”, fornitore dei servizi informatici bancari, per neutralizzare le minacce informatiche nel più breve tempo possibile”. Adottati anche vari provvedimenti di natura cautelare: in particolare, sospese per il momento alcune utenze del servizio “e-banking”. Alla clientela colpita da tale decisione è fatto invito a contattare il supporto dedicato al servizio “e-banking” al numero telefonico 091.8037799.

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