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Morte e dintorni, a Lugano un incontro-dibattito con il “Gas”

Dicono, gli amici del “Gas” organizzatori dell’incontro, che è un tema con il quale in Occidente “non siamo proprio in grado di fare i conti”, e che il suo stesso nome “evoca angoscia”. Forse non in quanti confidano in un Aldilà, ecco, ed a tal proposito valga l’immagine GdT proveniente da Cevio; ma anche al credente, insomma, il distacco dalle cose terrene sostanzialmente dispiace. E si vuol poi vedere chi sia realmente disposto a soffermarsi per una sera – e vale la pena il farlo – a parlare della morte in quanto tale e dei timori che essa evoca, dei modi per affrontarla, e dell’empatia umana (perché sì, si va all’altro mondo e si viaggia in solitaria; potrebbe tuttavia non dispiacere il salire su quell’ultimo bus con il saluto estremo di una persona che ti manifesti attenzione): valga ciò e dunque quale invito allo “Spazio 1929” di via Antonio Ciseri 3 in Lugano, alla data di mercoledì 2 ottobre, per una serena discussione sul momento dell’addio. Senza giri di parole il titolo scelto, cioè “La morte in faccia”, per un dibattito non convenzionale tra e con persone che provengono da esperienze diverse ma tutte legate dall’essere state a stretto contatto con la vecchiaia e con la morte: Marco Belcastro, cantautore; Alessandra Rocca, ausiliaria di cura; Loredana Odone, medico psichiatra; Lorenzo Alberto Pool, collaboratore dell’organizzazione “Dignitas”. Impossibile sarebbe stato l’offrire uno spettro completo di interlocutori in materia; si consideri questo, tuttavia, come un punto di partenza, perché nella serata entreranno racconti, testimonianze, storie e, per quanto possibile, risposte agli interrogativi da proporsi liberamente. Inizio ore 20.00.

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