Una casualità, impossibile. Un piromane, improbabile. Di eventi atmosferici tali da determinare simili fenomeni, nessuna traccia (perlomeno, non in quella data ed in quel luogo). Ed allora, perché un simile incendio, sulle falde del Monte Monarco pertinente alle Prealpi luganesi, gruppo del Piambello, provincia di Varese, Comune di Induno Olona, frazione Frascarolo? Ecco, pare proprio che il caso sia stato originato dall’imprudenza di chi, invece, con i falò ha per solito un’eccellente dimestichezza: gli “scout”, e per meglio dire alcuni di quelli che nella serata di sabato 5 aprile si trovavano in zona. A stabilirlo, sull’esito di accertamenti condotti sin dall’avvio delle operazioni di bonifica, gli specialisti dei Carabinieri forestali, nucleo di Arcisate confinitima di Induno Olona; ad ampio spettro le indagini, essenziale l’attività di raccolta di informazioni e materiali sulle aree interessate dal rogo che, poi alimentato da forte vento, si era diffuso in boschi cedui su una superficie di circa due terzi di ettaro (6’596 metri quadrati, a rigore di computo) tenendo in scacco per più giorni varie squadre dei Vigili del fuoco, un equipaggio per il lancio di acqua dall’elicottero e numerosi volontari antincendio. Una volta chiusa la parte di inchiesta tecnica, due presunti responsabili sono stati individuati e deferiti all’autorità giudiziaria.
Induno Olona (Varese), il rogo fu colpa degli… “scout”: due denunciati
