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Filo di nota / Benzina, meno accise in Italia uguale danno al Ticino

Per intervento (drastico) dell’autorità di governo, che ha temporaneamente “potato” il gravame delle accise ovvero dell’imposizione fiscale, da oggi in Italia il prezzo della benzina alla pompa – quale parametro comune utilizziamo il riferimento al “self service” – è calato nella misura di oltre 30 centesimi di euro il litro (25 centesimi per decreto, più 5.5 centesimi per conseguente minor impatto dell’Iva); buona cosa, nell’interesse dei consumatori che, trattandosi di trasporto privato, sono in questo caso anche acquirenti forzati. Problema: anche in fascia di confine, ora, quello che negli ultimi mesi era già un labile margine a favore degli operatori ticinesi si è trasformato in palese vantaggio per i soli benzinai di Verbano-Cusio-Ossola, Varesotto e Comasco; aspetto, questo, cui contribuisce anche il corso del franco sull’euro dall’ormai nota debolezza intrinseca. Conseguente interrogativo: qualcuno è disposto ed interessato a tutelare gli interessi delle stazioni di servizio su questo lato della frontiera? A strategia si replica con strategia; e, se manca uno spunto originale, per il momento sarebbe bastevole la reazione con identica tipologia di provvedimento. O forse si pensa che da oggi, per il pieno, l’automobilista di Mendrisio debba trovare conveniente una trasferta a Venegono Superiore o a Grandate?

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