Site icon Il Giornale del Ticino

Covid-19 in Ticino, la settima ondata porta sei morti in una settimana

(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 16.14) Prefiguravano una nuova recrudescenza della diffusione del “Coronavirus” in Ticino, all’Ufficio del medico cantonale, nel bollettino della scorsa settimana ed in quello ad esso precedente; statistiche alla mano, qui a bottega si era precorsa tale sensazione, essendosi via via illuminati i sensori deputati a rilevare l’eventuale aggravamento della situazione. Aggravamento che da accennato passa ora al conclamato, segnando l’avvio della settima ondata da Covid-19: sei le vittime, per un totale di 1’287. I nuovi contagi risultano essere 1’403, in incremento nella misura del nove per cento rispetto al periodo precedente, per un totale di 184’501 positivi – comprese le reinfezioni, esclusi ovviamente quanti non si sono dichiarati affetti da “Coronavirus” o hanno fatto ricorso ai trattamenti in altro Cantone o in altro Paese – dall’inizio del computo; 184’501, pertanto, i casi registrati. Ancora tripla cifra per i posti-letto occupati in strutture nosocomiali: 109 in effetti i ricoverati, quattro dei quali si trovano sotto terapie intensive. Evidenze dal sistema delle case anziani su periodo quasi coincidente, ossia da lunedì 21 a domenica 27 novembre: un decesso (418 in totale), quattro altri ricoveri in ospedale, 66 guarigioni ma anche 75 nuovi positivi, ergo saldo in incremento a ben 71 residenti tuttora sotto infezione. Preoccupante anche lo stato dell’arte per quanto riguarda il grado di penetrazione del “Coronavirus” nella rete delle strutture di accoglienza: 69 in tutto le realtà considerate, 16 quelle permeate dal Covid-19.

Exit mobile version