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Covid-19, il Ticino piange un’altra vittima. Contagi raddoppiati in 72 ore

(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 12.53) Nel giorno in cui Berna sembra improvvisamente percepire il Ticino quale emergenza primaria per le questioni connesse con l’epidemia da Covid-19, ed infatti dalla capitale giunge il consigliere federale Alain Berset (conferenza-stampa da Palazzo delle Orsoline in Bellinzona alle ore 13.30), notizie non confortanti arrivano dal fronte sanitario. Rispetto al tragico bollettino dato ieri, quando quattro erano stati i decessi nell’arco delle 24 ore, registrata la vittima ticinese numero 15 (la 16.a in area della Svizzera di lingua italiana), e sempre dalla cosiddetta “categoria delle persone vulnerabili” (non indicata, da fonti dello Stato maggiore cantonale di condotta, l’eventuale presenza di patologie preesistenti). Accelerazione nel numero dei casi di contagio rilevati: 127, alla media di uno ogni 11 minuti, per un totale di 638 evidenze positive (comprese le persone da considerarsi guarite, e di cui non viene fornito il numero così come non consta la statistica dei ricoverati “semplici” e degli intubati) a partire da martedì 25 febbraio; tenendosi conto degli 89 casi denunciati ieri e dei 92 constatati il giorno precedente, di fatto i numeri risultano raddoppiati nel volgere di tre soli giorni.

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