Proprio nel giorno in cui Norman Gobbi e Céline Huber sua omologa per il Canton Uri si sono incontrati ad Andermatt per dialogare sul rafforzamento della sicurezza in materia di mobilità lungo l’asse del San Gottardo sulla A2 in particolare (vedasi in altra parte del “Giornale del Ticino”), grazie ad agenti della Polcantonale… Grigioni e sull’asse del San Bernardino lungo la A13 la scoperta – e l’estromissione dal contesto viabilistico – di una mina vagante che in Ticino avrebbe potuto causare danni inenarrabili: trattasi del caso d’un camionista che mercoledì 2 aprile, nel tratto a sud dello svincolo per Faido direzione Lugano, si è permesso di inserire il cambio sulla posizione di “folle” lasciando scorrere l’autoarticolato – leggasi bene: autoarticolato, tonnellate a diecine tra motrice, rimorchio e carico – lungo la discesa ed a velocità crescente sino a 127 chilometri orari cioè 121 chilometri orari al netto del margine di tolleranza o di sicurezza come s’usa dire. Tutto registrato, tutto documentato dal tachigrafo su cui si è appuntata l’attenzione degli effettivi di pattuglia, avendo essi in corso l’ispezione del veicolo fermato in territorio comunale di San Vittore. 121 chilometri orari significano 41 chilometri oltre il limite di 80 che in quel tratto è fissato per i veicoli pesanti; quali immediati provvedimenti, intimato al guidatore il divieto di condurre su suolo elvetico, effettuato il prelievo di un deposito da 1’500 franchi, scattato il deferimento all’autorità giudiziaria. Solo in calce, ma come doverosa precisazione, due parole sul deficiente lì al volante: 52 anni, cittadino uzbeko, conducente di un vettore immatricolato in Lituania.
A2 a Faido, conducente folle lancia in folle il Tir. Fregato dal tachigrafo
