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Udc sul sentiero di guerra: «Dalla Rsi un boicottaggio sistematico»

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Non propriamente entusiasti, in casa Udc, per il trattamento ricevuto ieri dai vertici Rsi in occasione del congresso elettorale in Ascona: “Non l’ombra di una telecamera, di un microfono, di un giornalista”, sintetizza Simone Orlandi in quota “Giovani Udc” per le Federali del mese prossimo. Atto doloso? “Non si erano visti nemmeno giovedì scorso, alla conferenza-stampa di presentazione dell’alleanza con la Lega dei Ticinesi”. Dubbi sull’equità di trattamento? “Per il Partito socialista e per i Verdi, da maggio ad oggi, cinque servizi. A fine agosto, (Rsi) al congresso Ppd ad Airolo, e con tanto di intervista (anche) a candidati Plr che il momento di gloria avevano già avuto il Primo agosto”. In sintesi? “Alla Rsi continuano a decidere chi merita visibilità e chi, invece, boicottare. Eppure l’imparzialità, per un’azienda pubblica e pagata con i soldi dei cittadini, dovrebbe essere d’obbligo”. Insomma, un “boicottaggio sistematico”, per farla breve e con vigolettato di sintesi. L’Udc torna sul sentiero di guerra, direzione Comano; e si dubita dell’ipotesi secondo cui, fra due settimane ovvero alla festa popolare del “Conza” di Lugano, le cose si potrebbero appianare. Anche perché l’ospite sarà Christoph Blocher, uno che i vertici Udc ticinesi vorrebbero trattato con i guanti bianchi…