Home CRONACA “Sherpa” ambientali cercansi. Per tener pulite le vette del Ticino

“Sherpa” ambientali cercansi. Per tener pulite le vette del Ticino

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C’è chi, su certe montagne, oltre a sé stesso in modo furbetto e/o surrettizio (ovvero facendosi portare in elicottero a breve distanza dalla cima ed accreditandosi invece come scalatore provetto), scarica immondizia e residui del proprio transito effimero. E c’è chi, dalle montagne, porta a valle i rifiuti propri ed altrui, perché pur con tutta la fiducia nel prossimo non si avrà mai un consenso ecologico-ambientalistico al 100 per cento. Al lancio in queste ore, auspici ancora una volta i vertici del Dipartimento cantonale territorio, la ricerca degli “sherpa” dei rifiuti, ovvero volontari, nel corso dell’estate, al rientro da escursioni in quota porteranno con sé verso valle i sacchetti dei rifiuti trovati, in modo che tale materiale residuo sia poi smaltito correttamente. Sei i soggetti che hanno aderito alla proposta in quanto gestori di altrettante capanne (“Monte Tamaro”, Utoe; “Adula”, Utoe; “Bovarina”, Utoe; “Monte Bar”, Cas sezione Ticino; “Cornavosa”, Sev; “Scaletta”, Sat sezione Lucomagno); i sacchetti saranno collocati in espositori “dedicati” ed alla portata degli escursionisti che si incaricheranno del trasferimento a valle, abbattendo i costi materiali ed ambientali generati dal trasporto con vettori meccanici. Attesa una replica dell’ottimo risultato complessivo emerso al termine dell’estate 2018, quando furono circa 300 le persone effettivamente disponibili per fornire un contributo alla pulizia delle vette e delle aree pregiate. Non manca, a titolo di incentivo, un concorso a premi la cui estrazione avrà luogo lunedì 25 novembre. In immagine, alcuni dei volontari partecipanti all’operazione nel 2018.

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