Italiano, quo vadis? / Prima iniziativa suggerita: un corso-base di lingua

Regola-pilastro, per l’informazione istituzionale cioè in provenienza da una realtà pubblica o parapubblica: magari una parola in meno, ma mai e poi mai l’esporsi al ridicolo nel rapporto con l’esterno; esposizione al ridicolo che per contro è strepitosamente riuscita, in questi giorni, a danno di coloro che si trovano ai vertici dell’“Ente per le iniziative del Locarnese”, e ciò per mani di soggetto anonimo operante sul sito InterNet dell’ente medesimo. Lasciamo da parte l’uso improprio della “s” nel plurale di una parola in inglese (non rispettata l’invariabilità di terminale); lasciamo da parte quello che potrebbe essere un errore di trascrizione a fianco del logo (ma sussiste una bella differenza tra “locarnese” e “Locarnese”). Ma possibile che nessuno si accorga – il titolo è a prova di miope da lenti spesse come fondi di bottiglia – che “un’occhiata” pretende ancora quel minimo di apostrofo, e che qualcosa non funziona proprio in “Questi gli eventi che organizziamo e collaboriamo”?