(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 13.39) Nubi nere sull'occupazione nel comparto farmaceutico in Ticino ed in Svizzera. Anche Locarno, dove è presente in via Serafino Balestra con la “Pharmanalytica Sa” - erede storica della “Chemie Lautenberg Cie” e delle varie società succedutesi - in cui operano 98 collaboratori, figura tra le sedi “Novartis” su cui calerà la scure dei tagli nel quadro di un piano di ristrutturazione interna annunciato stamane e che si svilupperà fra il 2019 ed il 2022, per un totale di oltre 1'450 posti da sopprimersi e di 700 “trasferimenti” nel segno della delocalizzazione all'estero. Sulle rive del Verbano, l'organico sarà ridotto nella misura di un dipendente ogni quattro; 25 dunque i posti destinati a saltare, in concomitanza con il riorientamento dell'attività ossia dell'intenzione di ridurre la struttura per le verifiche di qualità sul prodotto (con eventuali esternalizzazioni) e di puntare su nuovi campi strategici. Secondo fonti aziendali, l'intervento su suolo elvetico - dove lavora circa il 10 per cento dei 125'000 soggetti a libro-paga del gruppo - è legato ad esigenze “di efficacia e di efficienza” e sarà attuato in parte con prepensionamenti. Le forbici colpiranno in particolare a Schweizerhalle (Canton Basilea-campagna) e Basilea; diversa la situazione degli impianti di Stein (Canton Argovia), dove a fronte di prevedibili limature nell'organico è in programma l'avvio di un'unità per il comparto terapie genetiche e cellulari, area nella quale verrà inserito un notevole contingente di risorse umane (sino a 450 contratti, secondo dichiarazioni ufficiali uscite il mese scorso, con il massimo sforzo per la “riconversione” del “maggior numero possibile di collaboratori”).